Comunicare è un’ode all’umano, perché umano è il linguaggio. La parola è creatrice e quante volte una frase letta, sussurrata, ci ha donato un diverso punto di vista e un mondo nuovo? Esistono alcuni aforismi con i quali costruire una vita, a volte ricostruirla, frasi che sembrano aver strappato il segreto di leggi universali e sconosciute, prodotti dei secoli e di menti geniali. Ognuno di noi porta dentro di sé piccoli tesori, il verso di una canzone, una frase letta da bambini, la battuta di una persona che si è amata o si ama, segreti semplici e discreti a cui la mente a volte attinge quando è confusa e stanca.
Non esiste una gerarchia nell’importanza dei messaggi umani, ognuno di noi assorbe e filtra ciò che la vita gli propone secondo la propria unica sensibilità, per questo la redazione ha pensato di proporre quelle che secondo noi sono dieci delle più belle frasi che siano state scritte o pronunciate. Fateci sapere cosa ne pensate, cosa cambiereste e quali credete abbiamo dimenticato. Buona lettura.
Se vuoi essere amato ama. Deriva da una massima di Ecatone di Rodi che Seneca ha reso immortale nelle sue Lettere a Lucilio, dove il filosofo esprime all’amico le sue riflessioni sulla condizione umana. Credo sia tra le più belle frasi che abbia mai letto, la responsabilizzazione individuale alla bontà. Perché amare significa darsi in maniera disinteressata, un processo, il solo processo, che trova il proprio scopo in se stesso.
Con questa frase Frida Kahlo sintetizza la sua dolorosa condizione dopo che un tram a diciassette anni le aveva spezzato la spina dorsale e il rapporto tormentato con il marito, il pittore Diego Rivera. Le cicatrici del suo calvario diventano elemento di definizione, molte le opere che rappresentano i drammi della sua vita, e faro, illuminano e filtrano i nomi di chi l’ha amata.
Il verso è della canzone Si chiamava Gesù, l’album è il Vol. 1°. Come in molte sue canzoni, De André tratta qui in maniera laica un tema di alta religiosità. La morte di Gesù, questo il tema dell’opera, è occasione per indicare una natura fortemente umana nel dolore della crocifissione, l’innalzamento all’inumano (non al divino o al disumano, sottolinea il filosofo Silvano Zucal) avviene per mezzo del perdono dato ai propri aguzzini. Perdonare è forse una delle più difficili azioni umane, sembra dirci De André, ma è applicandola che riusciamo ad innalzarci oltre la nostra stessa natura.
La frase è una citazione di Delitto e castigo. Nell’opera l’autore tra i vari temi tratta anche quello della salvezza, salvezza, declinata in ogni sua forma, sempre raggiungibile attraverso un percorso di redenzione personale. Un percorso doloroso, faticoso, che mette di fronte alle proprie paure più segrete, ma accessibile ad ogni uomo. Ognuno di noi ha la possibilità di costruire sé stesso. Credere e provare.
Parafrasi di un verso della poetessa padovana Gaspara Stampa, viver ardendo e non sentire male, d’Annunzio lo adotta come motto durante la prima guerra mondiale e l’impresa di Fiume. Vivere sempre, ad ogni costo, per ciò che conta davvero, ci si renderà conto di quanto ogni fatica sia piacevole se mossa dalla volontà propria.
La paura fa parte dell’esperienza umana, indica i limiti di ciò che potremmo essere e fare. Bisogna inseguirla, superarla, farle continuamente cambiare forma, perché la sua mutazione è la nostra crescita. Ignorarla e sviare sul non tentato è una piccola morte quotidiana, e la morte è un debito che comunque ogni uomo paga, non ha senso lasciare la mancia.
L’aspirazione all’azione e al creare propria di tutti non deve dimenticare i piccoli passi con cui ogni cosa nasce. Cominciare lavorando sulla quotidianità di un gesto quale forma necessaria per la costruzione di grandi edifici. Un vademecum contro l’inattività e l’insoddisfazione che da essa deriva. Non solo una delle frasi più belle, ma anche delle più utili.
Ogni trasformazione ed ogni crescita implica un cambiamento. Il mutare può essere a volte fonte di dolore e rendere vittima la persona che lo abbraccia. Non perdere la lealtà verso sé stessi a causa del male subito è l’unico modo per attraversare con orgoglio le difficoltà.
Parole pronunciate dal leader sudafricano durante il discorso di insediamento nel 1994. Mandela era da poco stato rilasciato dal carcere nel quale era detenuto per la sua opposizione all’apartheid. Ora, di fronte a milioni di sudafricani, dopo la sua elezione a capo dello stato, coglieva finalmente i frutti della lotta contro la segregazione condotta per tutta la vita in favore della libertà e dell’uguaglianza. Riconoscere la grandezza di una sfida è il primo passo per superarla, per quanto essa possa apparire grande e spaventosa.
Twain è uno dei padri della letteratura statunitense. Una vita di studio e di attività civile la sua, conclusasi nel 1910. Non è sempre facile comprendere il nostro ruolo e i motivi che ci definiscono, ma non significa che non esistano. Non smettere di cercarli è la via migliore.