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Da dove deriva il saluto militare?

Il saluto militare consiste nel portare la mano destra al cappello o alla fronte. I militari sono obbligati a salutare in questa maniera i propri superiori e le autorità e sono molto fieri di questa particolare forma di saluto, che in ambiti meno formali viene pur sempre accompagnata da un “buongiorno” o “buonasera”, altrimenti da un più rigoroso “comandi”.

Ma quali sono le origini di questa splendida quanto particolare usanza? Ci sono varie teorie a riguardo, ma analizziamo le più rilevanti.

La teoria dei cavalieri medievali

Una delle teorie più accreditate, accolta dalla maggioranza degli storici, è quella che identifica il saluto militare odierno in un richiamo – o meglio, una derivazione – del gesto che facevano i cavalieri medioevali in presenza di un amico o un superiore.

Questi, infatti, al fine di farsi riconoscere e mostrarsi amico e non sconosciuto, erano soliti alzare la visiera (la celata) dell’elmo per non sfilarlo completamente, denudando quindi il volto. Secondo questa teoria, poi, rimase questa usanza di sollevarsi il cappello, anche in ambiti non militari, fino a trasformarsi nel saluto che oggi conosciamo.

Il (vero) saluto romano

Certo, se pensiamo al saluto romano oggi ci viene in mente il saluto adottato dal movimento fascista durante il Ventennio. Eppure, con tutta probabilità, il saluto romano “moderno” è un falso storico. Il braccio destro teso, la mano distesa col palmo verso il basso, infatti, è un gesto che fu usato per la prima volta dal D’Annunzio durante l’impresa di Fiume.

In realtà, il saluto militare dei romani (la salutatio militaris) era totalmente diverso da quello fascista, somigliando molto di più al moderno saluto militare: si portava, infatti, la mano destra all’altezza dell’elmo.

La possibile origine moderna

Un’altra teoria indica che fino al Settecento, i militari di fronte al superiore erano soliti togliere o sollevare il copricapo, così come si usava anche tra i civili. Tuttavia, proprio in quel periodo, i copricapi divennero sempre più voluminosi e spesso venivano agganciati con cinghie attorno alla testa: per questo motivo, divenne sempre più complicato levarsi il cappello dinanzi ai superiori. Da qui, si ebbe la trasformazione del gesto di scoprirsi la testa in un accenno allo stesso: il semplice toccare la tesa del copricapo.

La leggenda della Regina Elisabetta

Una diversa teoria, romantica ma probabilmente priva di fondamento, fa risalire la nascita del saluto militare a una visita della Regina Elisabetta I alla nave Golden Hind, capitanata da Sir Francis Drake (il primo inglese a circumnavigare il globo).

La leggenda narra, infatti, di come il navigatore abbia ordinato al suo equipaggio di proteggersi gli occhi con la destra al momento dell’arrivo della Regina, per non restare abbagliati dalla sua bellezza.

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